- L'Azienda
- PERFIDIA HYAL SECRET
- SHOP
- JOURNAL
- BEAUTY DAY
- TROVA LA FARMACIA
LE SPEDIZIONI DEGLI ORDINI VERRANNO EFFETTUATE DAL 23/08/2021
SPEDIZIONE GRATUITA IN TUTTA ITALIA
PARTECIPA AI BEAUTY DAY CON LE NOSTRE HYAL-SPECIALIST
LE SPEDIZIONI DEGLI ORDINI VERRANNO EFFETTUATE DAL 23/08/2021
SPEDIZIONE GRATUITA IN TUTTA ITALIA
PARTECIPA AI BEAUTY DAY CON LE NOSTRE HYAL-SPECIALIST
Come sappiamo, l’azione del sole può rappresentare un pericolo per la pelle provocando scottature ed eritemi, o addirittura alterazioni precancerose, effetti dovuti all’azione dei raggi UVB, che hanno lunghezze d’onda corte. Inoltre, l’esposizione può favorire l’insorgere di rughe premature, di cui sono invece responsabili gli ultravioletti A («raggi UVA»), con lunghezze d’onda maggiori.
È quindi necessario ricorrere a prodotti specifici per difendere la nostra cute da possibili danni. Il quesito è: creme solari, come funzionano?
Esistono due diversi tipi di filtri presenti nelle creme protettive: quelli fisici e quelli chimici. I primi agiscono in modo meccanico riflettendo e disperdendo i raggi solari. Questo avviene grazie ad alcune sostanze opache (biossido di titanio, ossido di zinco) che funzionano da “specchio”, respingendo tutte le radiazioni. I filtri chimici invece contengono molecole organiche complesse (oxibenzone, fenilbenzilimidazolo, acido sulfonico, butil metoxidibenzoilmetano, etilexil metoxicinnamato), che assorbono l’energia della radiazione solare e la restituiscono in parte, sotto forma di calore. Ognuna di esse assorbe una specifica lunghezza d’onda (UVA e UVB).
Quale crema è preferibile scegliere?
Il fattore di protezione (definito comunemente con l’acronimo SPF, dall’inglese Sun Protection Factor) deve essere inversamente proporzionale al proprio fototipo: più la pelle è chiara, più è necessario aumentarlo. In generale, questo numero identifica la quantità di esposizione al sole a cui ci si può sottoporre senza che insorgano particolari problematiche: una crema con SPF 30 permette un’esposizione 30 volte più alta rispetto a quella cui ci si potrebbe sottoporre senza il suo utilizzo.
Ora che abbiamo capito le creme solari come funzionano, vediamo alcuni consigli.
Buona norma è quella di spalmare la crema almeno mezz’ora prima di stendersi al sole e riapplicarla ogni ora o due, a seconda del fototipo, soprattutto dopo ogni bagno o doccia. Durante le ore più calde (dalle 11 alle 16), quando i raggi sono più intensi e diretti, l’esposizione andrebbe completamente evitata.
Se si va in montagna è necessario avere un’attenzione in più: le radiazioni UV aumentano all’incirca del 4% per ogni 1.000 metri di dislivello, quindi più si sale, più deve aumentare il fattore di protezione. Lo stesso dicasi quando ci si avvicina all’equatore. Da ricordare anche che sabbia, neve, ghiaccio e acqua possono riflettere fino all’80% dei raggi UV, intensificando la radiazione. In generale, è sempre consigliabile utilizzare prodotti resistenti all’acqua che, oltre a farci da schermo durante il bagno, evitano anche che la protezione venga eliminata dalla sudorazione.